Uno studio approfondisce il rapporto tra infertilità nelle donne e aumento del rischio di cancro

L’assenza di gravidanza è di per sè un problema molto importante per una coppia. Per una donna, però, potrebbe essere anche un campanello di allarme in più relativo alla propria salute. Un nuovo studio statunitense, infatti, rileva che l’infertilità nelle donne potrebbe essere sintomo di una malattia più grave e indicare, quindi, un maggior rischio di morte precoce.


In una prima analisi, costruita per raccogliere dati che supportassero questa ipotesi, i ricercatori hanno scoperto che le donne infertili hanno una possibilità di morire prematuramente del 10% in più rispetto a quelle in grado di concepire e il 45% di probabilità in più di morire di cancro al seno.

Presentati al congresso annuale dell’American Society for Reproductive Medicine (ASRM) di San Antonio, i risultati descrivono ma non spiegano quale legame ci possa essere tra infertilità e mortalità precoce. Il fatto che però vi sia un’associazione con il tumore del seno e con il rischio di morte per diabete ha spinto i ricercatori ad indagare nello spettro dei disturbi correlati agli ormoni.


È importante ricordare che stiamo parlando del primo vero studio che ha indagato questo fenomeno, anche se molto approfondito visto che ha seguito più di 78.000 donne per 13 anni, il 14% delle quali aveva denunciato una condizione di infertilità conclamata o l’incapacità a concepire dopo più di un anno di tentativi.

Anche se l’incidenza del diabete era simile, confrontando quella rilevata in donne fertili e in donne in difficoltà, l’aumento del rischio di morte per malattie correlate a disfuzioni endocrine tra cui diabete e cancro al seno era molto più alto in presenza di infertilità.

Una cosa molto interessante è che i dati hanno anche messo in risalto come l’infertilità non fosse invece collegata ad un aumento dei tassi di tumore ovarico o uterino.


In passato l’associazione tra infertilità e malattia medica era stata studiata molto approfonditamente nella popolazione maschile, mentre quella tra la fertilità di una donna e la sua salute generale non era mai stata esaminata attraverso uno studio così solido.

Questa scoperta apre a potenziali opportunità per lo screening e la diagnosi preventiva, dedicata alle donne infertili.

Tra le nubi di conoscenza relative alla correlazione tra questi fenomeni la scienza ha alcune certezze, per esempio quella che avere un bambino ad un certo punto nella vita, per una donna, è protettivo per la salute: i dati di alcuni studi compiuti su donne che non hanno mai avuto figli evidenziano come queste siano a maggior rischio di malattie cardiovascolari e di diverse neoplasie.


Attualmente circa 1 donna su 8, in Europa, sviluppa il cancro al seno ad un certo punto della vita. In tutte le forme di cancro al seno consciute, circa l’85% delle donne sopravvive per almeno 5 anni dopo la diagnosi e il 77% per 10 anni.

La diagnosi precoce che può essere ottenuta attraverso uno screening proattivo che coinvolga gruppi di donne particolarmente a rischio, migliora significativamente le possibilità di sopravvivenza. In questo senso, al di là dei test genetici che già esistono, la difficoltà di avere un bambino potrebbe essere uno dei migliori marcatori precoci per combattere il cancro in futuro.


Servono comunque ulteriori approfondimenti per capire se in alcuni pazienti può esserci un problema medico di base che si presenta anche sotto la forma di infertilità durante gli anni riproduttivi ma che poi contribuisce allo sviluppo di malattie correlate all’endocrino negli anni successivi della vita. Lo studio di cui abbiamo parlato è un primo passo in questa direzione.